COME L'AI STA RIVOLUZIONANDO IL SETTORE DELL’ASSET MANAGEMENT L'approfondimento di Daniele Grassi, CEO e co-fondatore di Axyon AI
22/04/2024 L'Esperto dice...

In un contesto in continua evoluzione qual è il settore degli investimenti, gli asset manager sono costantemente alla ricerca di strumenti che possano offrire loro un vantaggio competitivo. I gestori quantitativi, storicamente, hanno utilizzato diversi tipi di modelli predittivi per supportare l'analisi nella gestione dei fondi e offrire punti di vista probabilistici sui comportamenti dei mercati basandosi su quanto successo in passato. Pur essendo efficaci, questi modelli tradizionali presentano diversi limiti, soprattutto nella capacità di elaborare insiemi di dati complessi e sfaccettati e di adattarsi ai rapidi cambiamenti tipici dei mercati finanziari attuali. In questo contesto, l'intelligenza artificiale (IA) emerge come un naturale passaggio evolutivo nella tecnologia di gestione.


Un cambiamento di paradigma nella gestione dei fondi

Sfruttando la potenza degli algoritmi di apprendimento automatico e dell'analisi dei big data, l'IA rappresenta una svolta significativa rispetto ai modelli tradizionali e quantitativi. Differentemente da questi, la nuova generazione di sistemi di IA è in grado di analizzare un’enorme gamma di informazioni che vanno oltre i le variazioni storiche dei prezzi, tra cui articoli di cronaca, sentiment dei social media, indicatori economici e molto altro. Quest’analisi completa consente all'IA di individuare schemi e correlazioni che gli esseri umani o i modelli tradizionali potrebbero trascurare, fornendo ai gestori suggerimenti e capacità previsionali più approfonditi. Inoltre, a differenza dei modelli tradizionali che si basano in larga misura sui dati storici, gli algoritmi di apprendimento automatico dell'IA si adattano continuamente alle nuove informazioni, affinando nel tempo la loro precisione predittiva. Quest’approccio dinamico all'analisi dei dati fornisce ai gestori una comprensione completa delle dinamiche dei mercati, garantendo un vantaggio significativo nel prendere decisioni d’investimento informate e tempestive.

L'utilizzo dell'IA è ben lontano dalla semplice automazione. Dal punto di vista del front office, il suo utilizzo spazia dalla generazione di idee di investimento al miglioramento del processo decisionale. I sistemi di IA sono in grado di elaborare enormi quantità di dati a una scala e a una velocità irraggiungibili dall'uomo, generando analisi in tempo reale e modelli predittivi. L'IA agisce da prezioso assistente, estraendo informazioni da dati eterogenei difficili da interpretare e migliorando in modo efficiente il giudizio e le strategie con intuizioni basate sui dati. L'IA supera i limiti dei sistemi tradizionali, che operano secondo una logica deterministica e lineare, introducendo capacità analitiche, previsionali e decisionali senza precedenti. Il fulcro di questa trasformazione risiede nell'interpretazione di grandi quantità di serie temporali finanziarie complesse o anche di dati testuali, utilizzando modelli avanzati come i Large Language Models (LLM) in grado di superare i limiti degli strumenti tradizionali. Grazie alla sua capacità di offrire previsioni e analisi molto più sofisticate, l'IA non solo identifica modelli nascosti nei dati, ma fornisce anche interpretazioni che possono guidare strategie di investimento più consapevoli.


Livelli di applicazione dell'IA nella gestione dei fondi

L’applicazione dell'IA nella gestione dei fondi può essere visto come uno spettro, che va dal monitoraggio delle performance e dall'impostazione di alert, alla costruzione del portafoglio fino all'esecuzione di analisi integrative profonde. I tipi di livelli dipendono da diversi fattori, come il tipo di trading, le modalità di gestione del fondo, l'obiettivo generale e il tipo di IA utilizzata.

Per esempio, a un livello base, i gestori possono ricevere e-mail automatiche che riassumono potenziali opportunità di mercato, cambiamenti normativi o tendenze identificate dall'IA, in base a criteri predefiniti. Questo livello offre un approccio proattivo, garantendo loro di essere sempre informati sugli sviluppi pertinenti.

Spostandosi più avanti, l'intelligenza artificiale può condurre analisi più approfondite, simulando vari scenari e prevedendo gli esiti sulla base dei dati di mercato attuali. Questa "immersione profonda" consente ai gestori di valutare l'impatto potenziale di diverse strategie, fornendo una base solida per il processo decisionale.

A livello più integrato, l'IA diventa una componente fondamentale del processo gestionale, analizzando continuamente i dati di mercato, adattando le strategie in base all'evoluzione dei modelli e persino automatizzando alcune attività sotto la supervisione dei gestori. Questo livello di integrazione offre il massimo potenziale di miglioramento dell'efficienza e della performance, ma richiede anche una comprensione sofisticata delle capacità e dei limiti dell'IA. Prima di poter interpretare le intuizioni e i dati prodotti da questi modelli, è necessario costruire solide basi. Ciò comporta la creazione di una infrastruttura robusta dotata di capacità di calcolo ad alte prestazioni (HPC), e di sfruttare le potenzialità dell'IA, requisiti fondamentali per l'addestramento e lo sviluppo dei modelli, nonché l'utilizzo di un background quantitativo per selezionare e preparare meticolosamente i set di dati.


Vantaggi competitivi dell'Intelligenza Artificiale

In un settore competitivo come quello dell’asset management, in cui anche lievi margini di vantaggio possono tradursi in rendimenti significativi, la capacità dell'IA di analizzare e trarre conclusioni da vasti insiemi di dati offre un vantaggio importante.

La misurazione precisa del vantaggio competitivo fornito dall'IA può essere sfuggente, dato che è influenzata da molteplici fattori, tra cui la natura dei dati analizzati, la specificità del modello impiegato e il contesto di mercato; tuttavia, anche un aumento apparentemente modesto della probabilità di successo dell'investimento - come un miglioramento del 5% per titolo - può tradursi in un vantaggio sostanziale se applicato in modo ampio a più eventi o decisioni d’investimento.

È però importante sottolineare che il ruolo dell'IA deve essere considerato come complementare alle competenze del gestore, uno strumento che consente di migliorarne le capacità analitiche e al contempo liberare tempo prezioso, che può essere reindirizzato verso il processo decisionale strategico. L’IA eccelle nell'identificare modelli e generare intuizioni predittive a una scala e a una velocità senza precedenti e i gestori contribuiscono con il loro intuito, l’esperienza e la comprensione sfumata delle dinamiche di mercato.

Questo approccio collaborativo e integrativo fa sì che l'IA sia uno strumento innovativo di supporto alle decisioni, migliorando la capacità dei gestori di navigare in maniera efficace le complessità dei mercati.

Il passaggio all'integrazione dell'intelligenza artificiale nella gestione del portafoglio non rappresenta solo un'evoluzione tecnologica, ma un’autentica rivoluzione concettuale e operativa. Tuttavia, è essenziale sottolineare che l'intelligenza artificiale non è una soluzione magica o onnicomprensiva; dev’essere vista come uno strumento di supporto avanzato che, se interpretato e applicato rigorosamente da specialisti del settore, è in grado di offrire spunti preziosi e migliorare significativamente le decisioni d’investimento. Il ruolo del gestore rimane centrale: è fondamentale che mantenga il controllo sugli input (le informazioni e i parametri forniti all'IA) e sugli output (ossia l'interpretazione dei risultati e la loro integrazione in strategie di investimento coerenti e ben calibrate).


Il futuro dell'IA nella gestione dei fondi

Con la crescente complessità e interconnessione del panorama finanziario, il ruolo dell'IA nella gestione dei fondi è destinato a crescere in maniera esponenziale. La natura iterativa degli algoritmi di IA fa sì che questi sistemi continueranno a migliorare nel tempo, imparando da nuovi dati e affinando la loro precisione predittiva.

Il successo dell'integrazione dell'IA nella gestione dei fondi, tuttavia, dipende da una partnership equilibrata tra tecnologia, dati di qualità e competenze umane. I gestori dotati di una profonda comprensione delle capacità e dei limiti dell'IA sono in grado sfruttare questo potente supporto per elaborare strategie innovative, gestire i rischi in modo più efficace e, in ultima analisi, ottenere rendimenti superiori.

L'IA rappresenta la prossima fase naturale dell'evoluzione della tecnologia di gestione dei fondi, offrendo un livello di profondità analitica e di precisione predittiva senza precedenti. Se viene considerata uno strumento complementare, piuttosto che un sostituto, i gestori di fondi possono navigare nelle complessità dei mercati finanziari odierni con maggiore sicurezza e successo.

a cura di Daniele Grassi,
CEO e co-fondatore di Axyon AI


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